174517: per il Giorno della Memoria
con Alessandro Angius, Alessandra Bura, Paola Cossu, Anna Cuomo Samuela Delogu, Luna Gasparini, Francesca Losa, Francesco Lubinu, Eugenio Marras, Federica Pitzorno, Marcella Polo, Valeria Quartucciu, Silvia Sanna, Claudio Scanu, Stefania Sechi, Chiara Sotgiu, Silvia Tilocca, Francesca Uneddu, Sara Usai
174517, il numero che Primo Levi portava tatuato sul braccio, è il titolo dello spettacolo conclusivo il laboratorio teatrale del Liceo Canopoleno di Sassari e della “Botte e il Cilindro” tenuto da Sante Maurizi, Daniela Cossiga e Anna Maria Canneddu in occasione dell’edizione 2005 della Giornata della Memoria. Testi come il Diario di Anna Frank, Teste tonde e teste a punta di Bertolt Brecht e Se questo è un uomo di Levi sono stati il filo conduttore del lavoro, che ha coinvolto venti giovani attori in un percorso qui e ora della memoria: dall’antisemitismo e dall’intolleranza per il diverso del nascente nazismo e delle leggi razziali fasciste, alla Shoah. In particolare, ad aver ispirato lazione teatrale sono le pagine del Canto di Ulisse del libro di Levi, quelle in cui Primo prova a insegnare qualche parola d’italiano a Jean, giovane studente alsaziano internato come lui ad Auschwitz: e decide di utilizzare il ventiseiesimo canto dell’Inferno dantesco. Il voler ricomporre ostinatamente nella memoria i versi diventa una forma di resistenza di chi non si rassegna “a viver come bruti”.