CARTELLONE 2020
Torna al Ferroviario Cartellone organizzata dalla Compagnia Teatro La Botte e il Cilindro. Cinque spettacoli per una rassegna dedicata ai diversi linguaggi dello spettacolo dal vivo: teatro contemporaneo, commedia e musica. Il Teatro Ferroviario si propone ancora una volta come un vivace polo culturale nel quale si confrontano compagnie, autori, attori ed operatori sardi dello spettacolo. Uno spazio aperto a tutti e capace di gettare le basi per collaborazioni artistiche di buon livello. L’obiettivo si conferma quello di creare un’offerta sempre più completa e eterogenea, capace di attrarre spettatori di tutte le fasce d’età.
Il biglietto di ingresso è di € 7,00.
Si consiglia di prenotare inviando una mail a bigliettibottecilindro@gmail.com
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9 ottobre 2020 – ore 21:00
Meridiano Zero
FALSO DIARIO CONFIDENZIALE
performance multimediale da camera
di e con Maria Luisa Usai
visual Gabriel Berretta
Cosa ho fatto o cosa semplicemente non è successo oggi?
Che significa scrivere un diario? Di cosa ho tenuto traccia e cosa non ho annotato. Dove risiede e come si manifesta l’intima, confidenziale, auto-narrazione dei giorni della nostra esistenza.
Falso Diario Confidenziale è una performance per attrice sola, un’immersione nel quotidiano di una donna comune che registra e riascolta ogni giorno il proprio diario.
Uno spettacolo che coinvolge direttamente il pubblico nella narrazione e che si avvale di più media: video, foto, audio, registrazioni whatsapp. Lo spettacolo è costituito da performance a puntate, di 20 minuti ciascuna, replicabili per più giorni con micro variazioni.
La performance si base sull’interazione tra registrazioni audio del diario della protagonista, registrazioni audio del pubblico e interpretazione dal vivo. L’annotazione diaristica è diventata una iper narrazione mediatica, creata attraverso autoscatti
giornalieri, brevi video, aforismi. Ci siamo abituati a leggere le vite degli altri e a documentare superficialmente gli accadimenti banali della nostra esistenza. Ha sempre meno senso leggere Anna Karenina, se è possibile seguire in tempo reale gli affari privati di qualche persona conosciuta su Facebook o Instagram. Su queste contraddizioni del presente la performance si situa in maniera poetica, come medium artistico che rispecchia e deforma le anomalie del raccontare al mondo la vita privata.
16 ottobre 2020 – ore 21:00
Theandric
DUENNAS
STORIA DI UNA DONNA TRA MAGIA E MUSICA
regia e interpretazione di Maria Virginia Siriu
con le musiche dal vivo di Gavino Murgia
Tratto dal romanzo “Addia”, scritto a quattro mani da Paola Alcioni e Antoni Maria Pala, vincitore nel 2008 del Premio Deledda per la letteratura in lingua sarda. È il viaggio di una donna contemporanea nell’ancestralità dell’isola sarda, alla ricerca delle radici della sua identità femminile. Segue le tracce della vita di un’isolana del 1500, rievoca il contesto storico dell’epoca. La donna ricopre storicamente un ruolo centrale per la propria comunità. La protagonista è maista de partu, bruxia, accabadora, colei che aiuta ad entrare e uscire dalla vita, guidata da un sentimento di pietà. Per questo è accusata di stregoneria, carcerata dall’Inquisizione e liberata dai suoi conterranei. Lo spettacolo è promosso dal Centro Sociale Culturale Sardo – Milano. Ingresso libero sino ad esaurimento posti.
23 ottobre 2020 – ore 21:00
Il Mutamento Zona Castalia / Ass. Pop Economix
ADAMO ED ETICA
commedia grottesca con intelligenza artificiale
di Alberto Pagliarino – regia Alessandra Rossi Ghiglione
con Alberto Pagliarino e Fabrizio Stasia
2029, l’Occidente è nel pieno della terza crisi economica globale, la più devastante da quando se ne abbia memoria. La multinazionale Next crea Etica, una app in grado di dare la soluzione più vantaggiosa a qualsiasi quesito: qual è la donna o l’uomo che dovrei sposare per essere felice? Il lavoro più giusto? Per chi dovrei votare per sentirmi pienamente soddisfatto? Quale taglio di capelli sarebbe il migliore per me? Devo pagare le tasse oppure posso evadere? Efica ha accesso a tutte le tue informazioni, social, messaggi, mail, cartelle cliniche ed è in grado di confrontarle con le enormi quantità di informazioni fornite dai Big Data. Dentro i laboratori della Next si sviluppa la vicenda dei due protagonisti Doc e Adam, il primo è l’inventore di Efica e il è secondo la cavia che deve sperimentarla. Adam è l’uomo della strada, semplice, immediato, di una spontaneità coinvolgente, è scelto da Efica tra decine di migliaia di candidati come “cavia perfetta” e si trova da un giorno all’altro a gestire uno stravolgimento entusiasmante della propria vita. Doc è uno scienziato fuori dalla norma, smart e un po’ nerd, con un amore appassionato per i grandi classici della letteratura anglosassone. Doc è un uomo solo, che cerca di tenere a bada il suo ego e prova – con fastidio – ad accompagnare Adam nella sua evoluzione umana. Mentre si evolve la dinamica dei due protagonisti, al di fuori dei laboratori della Next scoppiano le vicende dell’Occidente vinto dalla crisi: l’avvento di Efica nel mondo diventa una nuova speranza per l’umanità o forse una possibile fine. Una commedia grottesca, esilarante a tratti profondamente drammatica, dove i due attori passano velocemente dai ruoli naturalistici dei due protagonisti – Doc e Adam – all’interpretazione di decine di piccoli tipi grotteschi: giornalisti, operai senza lavoro, politici, anziane popolane, giovani studenti, giudici – maschere teatrali e icone simboliche del turbinio del nostro tempo – dando vita a uno spettacolo pieno di energia.
30 ottobre 2020 – ore 21:00
Teatrozeta
IL CASO DORIAN GRAY
di Giuseppe Manfridi – regia di Brando Minnelli
con Manuele Morgese
Note di regia: L’eterna bellezza, la giovinezza dalla pelle liscia conservata per sempre, il corpo esentato dagli insulti del tempo; le brutture destinate a tutti gli uomini indistintamente, trasferite in un quadro, unica vittima dell’infernale clessidra. Sogno faustiano di impossibile realizzazione e per questo almeno per una volta, concepito e vagheggiato da chiunque, appunto come sogno. E se succedesse? Quali terrori, quali compromessi estremi, quali baratri di incubi senza risveglio? Difficile raccontare l’impossibile; il genio di Wilde tenta di raccontare i diabolici eventi; Manfridi impavido cerca di andare oltre e di scavare nell’anima dei protagonisti dell’evento inimmaginabile; Manuele ed io tentiamo di esorcizzare le paure legate all’evento spaventoso giocando a riproporlo in teatro, unico luogo in grado di reggere l’impossibile, unico luogo in cui un attore, impasto di realtà e sogno diventa uno e tre personaggi confrontandoli, diventando ora l’uno ora l’altro, senza aver paura di presentare la verità di ognuno come la verità assoluta; sempre e comunque in bilico fra lucidità e follia.
Note dell’autore: Tre personaggi e una sola storia che, per ragioni diverse, riguarda ciascuno di essi. Henry, Basil e Dorian. Sofisticato e fatuo come un vero dandy, il primo; morboso e solitario, il secondo; vanitoso e perfido il terzo, Dorian Gray, che nel romanzo di Wilde assurge a protagonista assoluto. In questa reinvenzione drammaturgica dell’opera, invece, il suo ruolo si equipara a quello degli altri due in uno smontaggio della trama narrativa ripensata nei termini di un’indagine processuale. Al centro dell’inchiesta, un mistero dall’intreccio tanto articolato da non essere noto, nella sua interezza, a nessuno dei tre. Henry, Basil e Dorian si avvicenderanno, così, in una serie di deposizioni corrispondenti ad altrettante visioni dei fatti. A tre punti di vista che, congiunti, offriranno allo spettatore la chiave di questo formidabile enigma, teatralmente concepito come una virtuosistica partitura per attore solista. L’incalzare del ritmo, sempre più marcato nel passare da un movimento all’altro, è tale da far maturare una suspense imprevista, e le atmosfere gotiche in cui matura la vicenda finiranno ben presto con l’assumere i connotati di un noir senza precedenti.
7 novembre 2020 – ore 21:00
8 novembre 2020 – ore 19:00
La botte e il cilindro
CIURMA ANEMICA
con Daniela Cossiga, Giommaria Manunta, Antonella Masala e Alice Friggia
direttore di scena Stefano Chessa, aiuto regista Nadia Imperio, costumi di Alessandra Mura, tecnico Chiara Conconi
Un viaggio musicato che attraversa campi di battaglia, ore d’aria, storie d’amore e di anarchia.
Ciurma Anemica ricava il suo nome dalla poesia/canzone di Belgrado Pedrini, Il Galeone, che col su grido Su schiavi, Allarmi, Allarmi, pugnam col braccio forte, giuriam, giuriam giustizia o libertà o morte!, incita a riprendere in mano le proprie vite e i propri destini.
Ciurma Anemica nasce come progetto di recupero e ricerca di un legame emotivo, cronologico ed emozionale fra canzoni che hanno un significato particolare sia dal punto di vista storico, sia perché legate a temi e sentimenti che hanno contribuito, a nostro parere, a costruire un pezzetto del nostro paese.
Il viaggio che proponiamo parte dal Risorgimento e procede sfiorando temi quali le partenze, le guerre, gli addii alla propria terra, la donna, le Rivoluzioni, le sconfitte, gli eroi e le eroine di mondi che non sono poi così distanti da tutti noi.
Il mondo dei giovani è fatto di consumi veloci, ma anche di riscoperte.
Questo progetto, considerando il ruolo che ha la musica anche nell’ambito inter generazionale e di scambio di esperienze, vuole essere uno strumento che avvicini i ragazzi a universi vivi e densi di significato, ma che, probabilmente, sono troppo impolverati per essere visibili.
Daniela Cossiga: attrice e cantante. Contemporaneamente all’avventura Universitaria che conclude con una laurea mai utilizzata, si forma come attrice con la Compagnia La Botte e il Cilindro, di cui ancora fa parte. Parallelamente alle varie attività che svolge (organizzazione Festival Asinara, Scuola di teatro per ragazzi, etc.) prosegue un precorso che la riporta alla musica: suo primo amore. Nel 2016 fonda con S. Delogu il duo CIURMA ANEMICA.
Salvatore Delogu: chitarrista sassarese, polistrumentista, autodidatta. Musica , teatro, arte visiva. Collaborazioni: La Botte e il Cilindro di Sassari; Ottobre in Poesia; 2016 introduce il recital di A. Bergonzoni; Canzoni dal Supercacere (Festival Pensieri e Parole – cinema e altro sull’isola dell’Asinara). 2016 fonda con D. Cossiga alla voce, il duo Ciurma Anemica. Insegna chitarra nella Scuola Civica SONOS.
Andrea Lubino: musicista, compositore sassarese, percussionista e batterista. Nel 2001 si è laureato in musica al DAMS di Bologna; è uno dei fondatori del gruppo Chichimeca; nel 2003 ha realizzato il primo disco “Barbari” e nel 2005 “Luce Nur”; nel 2012 “Cuore?”. Ha collaborato con i Figli di Jubal, continua a suonare anche con Ensemble Laborintus e con Carlo Doneddu nella “Buona Novella” Di Fabrizio De Andrè ed in altri progetti. Ha collaborato con l’Orchestra Jazz Della Sardegna nello spettacolo “Il Barbaro Del Ritmo”. Partecipa ala progetto Ciurma Anemica. Attualmente è docente di storia della musica nei licei e insegna educazione musicale nelle scuole medie ed elementari.