Areste Paganos e lo strano caso del paese di Trastullas
Al Ferroviario di Sassari domenica 3 febbraio alle 18 torna la saga di Areste Paganos. Animate da Tonino Murru e Mimmo Ferrari, undici teste di legno: gli abitanti di Trastullas alle prese con un misterioso bandito. Il deus ex machina della storia tinta di giallo è Areste Paganòs. Con trovate geniali e abili sotterfugi l’eroe di Is Mascareddas riesce a riportare la pace a Trastullas, svelando l’identità dell’uomo mascherato che imperversa per le strade del piccolo paese. L’atto unico è il terzo della saga dedicata al burattino sardo creato da Is Mascareddas negli anni ’90 ed è uno dei titoli più rappresentati dalla compagnia, in Sardegna e nelle piazze nazionali. La piéce, liberamente ispirata al racconto “Il Bandito Municipale” di Giuseppe Fiori, è avvincente come un romanzo poliziesco, grottesca e surreale come una fiaba classica, velocissima nel ritmo, ricca di colpi di scena e di continue sorprese: un apologo ironico e giocoso sul mito della forza, costruito con la scoppiettante comicità dei burattini e l’antica sapienza del teatro popolare.
Nel piccolo paese di Trastullas le giornate trascorrono felici. Armonia e tranquillità regnano da tempo immemorabile sulla vita di tutti. Ma all’improvviso una strana pazzia fa breccia nell’animo degli abitanti. Qualcuno comincia a lamentarsi perché non succede mai nulla, gli affari languono, la noia incombe. Non sarà che ci vuole un bandito?
Un eroe romantico,un uomo forte e tenebroso, come quelli di una volta? A lungo invocato, alla fine il bandito entra in scena, e allora soltanto il coraggio e l’intelligenza di Areste Paganòs sapranno riportare la pace a Trastullas, sbrogliando una matassa che rischiava di diventare inestricabile.