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CORSO FORMATIVO DI ANIMAZIONE TEATRALE PER INSEGNANTI ED EDUCATORI RICONOSCIUTO DAL M.I.U.R.

Per sito copiaTeatro Ferroviario

dal 28 settembre al 23 novembre 2016

N° 10 incontri – dalle 17:30 alle 19:30

Calendario:
28 settembre
5,10,19,26 ottobre
4,9,16,18,23 novembre

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laboratori@bottecilindro.it

 COSTO > € 131,15 + IVA = € 160,00

 INCONTRO DI PRESENTAZIONE > lunedì 26 settembre – ore 17:30, Teatro Ferroviario

PERCHÉ FREQUENTARE UN LABORATORIO FORMATIVO DI ANIMAZIONE TEATRALE?

IL TEATRO NELLA SCUOLA E NEL CONTESTO EDUCATIVO

La natura propria dell’evento teatrale costituisce un esempio particolarmente significativo di comunicazione strutturata a più livelli di espressione interagenti tra loro: parola, gesto, canto, danza, rumore, suono, musica, uso del colore, dello spazio e della luce. Pertanto si apre una riflessione: se basare il proprio metodo di insegnamento ed educativo su un dialogo tra un docente/educatore che impone contenuti e un allievo che si lascia indottrinare oppure su una comunicazione plurima grazie alla quale l’allievo, in corrispondenza più o meno precisa con l’azione verbale, materiale, simbolica dell’insegnante/educatore, codifica l’informazione che riceve, la elabora, avanza ipotesi, risolve problemi, progetta, riflette sui dati, ragiona e argomenta, esercita e acquisisce nuove abilità, recupera e utilizza conoscenze precedenti.

La biunivocità del rapporto teatro/scuola o teatro/contesto educativo si evidenzia nella possibilità di trasferire la dimensione didattico-comunicativa della scuola o del contesto educativo al teatro e quella creativo-interdisciplinare del teatro alla scuola o al contesto educativo. Ciò viene a costituire l’obiettivo centrale di un laboratorio di animazione teatrale da realizzarsi a scuola o in un contesto educativo, con il quale si può disporre di un potente mezzo per sollecitare nell’allievo la conoscenza su un piano polivalente che non esclude le emozioni: l’identificazione con personaggi e situazioni, l’affinamento della sensibilità estetica, la dimestichezza con il significato e l’uso dei linguaggi non verbali, il coinvolgimento psichico come funzione attivante l’apprendimento, la scoperta sorprendente di avere in sé delle capacità espressive alle quali la scuola o il contesto educativo spesso concedono poco spazio.

IL LABORATORIO

Il laboratorio, condotto dal regista Pier Paolo Conconi e gli attori animatori della Compagnia Teatrale La Botte e il Cilindro, si articola in dieci incontri di due ore ciascuno.

Il percorso del laboratorio può essere schematizzato, per linee generali nel seguente modo:

  • Fa­se introduttiva di pre­sen­tazione e co­no­scenza tra il grup­po dei par­te­cipanti al laboratorio e gli animatori.
  • In­troduzione e suc­ces­siva di­scus­sione sull’ani­ma­zione teatrale in ge­ne­rale e su i suoi possibili obiet­ti­vi.
  • De­scrizione di un modello – tipo di laboratorio di animazione te­a­trale.
  • Scel­ta di una “sto­ria da dram­ma­tizzare”: se si ri­tie­ne opportuno nel corso del seminario è possibile utilizzare un ”te­sto” che costituisca il cam­po di ana­li­si del pro­ces­so di pas­sag­gio dal­la letteratura al te­a­tro, dal li­bro al­lo spa­zio sce­ni­co, dal­la pa­ro­la all’im­magine.
  • La formazione del gruppo in un contesto laboratoriale. Giochi di conoscenza, fiducia e sintonia. Le presentazioni.
  • Scopriamo il nostro corpo: lo scioglimento frazionato e l’attivazione graduale. Una pri­ma conoscenza del pro­prio cor­po nel­le sue di­ver­se parti. Il lin­guag­gio non ver­ba­le: le camminate.
  • La mimica e la gestualità. Giochi mo­to­ri espres­si­vi e gio­chi percettivi. Il decondizionamento.
  • Il suo­no e la vo­ce; gio­chi rit­mi­ci e di fan­ta­sia; l’ascol­to dei suo­ni e del­la mu­si­ca; la produzione di suo­ni e di mu­si­ca e l’immaginario; mu­si­ca e movimento; rit­mo e scomposizione del cor­po e dei gesti.
  • Gio­chi rappresentativi: “far fin­ta” o il “se” magico. L’improvvisazione corporea e l’improvvisazione immaginativa.
  • La sto­ria e la costruzione dei personaggi : le situazioni, lo spa­zio, le caratterizzazioni, gli og­get­ti e le sce­ne “po­ve­re”, l’interazione tra i personaggi
  • Il mon­tag­gio del­la sto­ria e la “mes­sa in sce­na” dei materiali realizzati. Conclusione dei la­vo­ri con discussione fi­na­le di bi­lan­cio e di verifica de­gli in­con­tri del laboratorio.

METODOLOGIA

La finalità del laboratorio è quella di permettere ai docenti/educatori di ideare percorsi curriculari e interdisciplinari da poter calare nella realtà della scuola o del contesto educativo, perciò affronta l’argomento dell’educazione teatrale separando nettamente due aspetti del percorso:

la prima fase é pertanto dedicata all’attenzione che l’insegnante/educatore deve avere per i ragazzi che partecipano al gioco dell’animazione teatrale e cioè all’importanza e alla delicatezza che ha la formazione e la preparazione di un gruppo di fronte a nuove conoscenze dove tutto é condiviso e vissuto in comune;

la seconda fase é invece dedicata alla drammatizzazione come capacità creativa dei ragazzi, insieme agli insegnanti/educatori, di leggere un ” testo” (per “testo” s’intende qualunque forma poetica di fantasia o di racconto dell’uomo, orale o scritta), coglierne le valenze poetiche di fondo e trasformarlo in scrittura scenica, in rappresentazione teatrale.

Ogni fase é affrontata, a sua volta, secondo due direttrici: da una parte si porta l’attenzione all’aspetto psico-pedagogico del gioco teatrale, con tutte le problematiche inerenti all’interrelazione, al decondizionamento dagli schemi rigidi e stereotipi delle regole sociali, al rafforzamento della sicurezza personale dell’alunno attraverso il piacere del gioco e, grazie a questo, alla conoscenza del proprio corpo e delle sue potenzialità espressive.

Dall’altra si approfondisce l’aspetto proprio della forma teatro e dell’attivazione, con coinvolgimento diretto dei docenti, pratica delle tecniche e dei linguaggi propri del teatro attraverso giochi mimici, psico-motori, gestuali e fonici, e attraverso anche la conoscenza e la descrizione delle tecniche di scenografia, di preparazione di costumi e di uso delle luci e di basi musicali.

Il seminario esamina le differenze tra l’animazione teatrale ed il teatro ed inoltre la grande importanza educativa che ha il “processo” di costruzione teatrale piuttosto che il “prodotto” teatrale.

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