PETER PAN
dal racconto di J. M. Barrie
adattamento di Nadia Imperio
regia di Margherita Lavosi
con Consuelo Pittalis, Luisella Conti, Antonella Masala, Giomaria Carboni, Stefano Chessa, Margherita Lavosi, Alice Friggia, Bianca Maria Lay, Aurora Carta, Roberta Solinas, Sara Giordanelli, Daniela Simula
scenotecnica e fonica Michele Grandi
disegno luci Paolo Palitta
La storia
Peter non vuol proprio crescere. Ama curiosare di notte dalle finestre delle case del quartiere. Una sera entra nella casa della famiglia Darling da una finestra rimasta aperta; ma la cagnetta Nanà lo obbliga a una fuga così precipitosa che Peter lascia la propria ombra tra i vetri della finestra che si chiude. Qualche giorno dopo torna a cercarla ; fa così amicizia con la piccola Wendy Darling e la convince a seguirlo all’Isola-che-non-cè con i fratellini. I ragazzi, Peter Pan e la piccola fata Campanellino vivono nella terra incantata mille avventure….
Lo spettacolo
Entrare nel mondo di Peter Pan vuol dire ricordarsi di ciò che da adulti crediamo di aver dimenticato per sempre: che i bambini “prima di essere creature umane sono stati uccelli”; che le fate, nate dal sorriso di un bambino “se ne stanno tutte più o meno nascoste fino all’ora del tramonto” e cominciano a vivere sul serio solo col sopraggiungere del buio. Che Peter Pan è il bambino che non voleva crescere. Questi gli elementi su cui si basa l’allestimento teatrale, dove non mancano i riferimenti ai tanti luoghi e personaggi del testo originale di Barrie, che prima scrisse la versione teatrale in cinque atti, e poi il romanzo: resta dunque l’evocazione della mitica Isola-che-non-cè, del crudele e ridicolo Capitan Uncino con la sua sgangherata ciurma, dei Bimbi Sperduti e di Wendy, Gianni e Michele che volano via sulla scia di Peter. L’allestimento è stato preceduto dallo studio e dalla messinscena che la Compagnia ha curato insieme ai ragazzi del scuola media “Biasi” di Sassari.