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STORIE DEL BOSCO – sabato 21 e domenica 22 marzo – ore 18:00

storie serale sito copiaSabato 21 e domenica 22 marzo alle ore 18:00 va in scena la NUOVA PRODUZIONE de La Botte e il Cilindro: STORIE DEL BOSCO di Consuelo Pittalis e la regia di Pier Paolo Conconi.
In scena Stefano Chessa, Luisella Conti, Nadia Imperio e Consuelo Pittalis. I costumi, le maschere e i pupazzi sono di Luisella Conti e Nadia Imperio. Il disegno luci è di Paolo Palitta. Scenotecnica e fonica sono di Michele Grandi.

Ultimo appuntamento al Teatro Il Ferroviario con la rassegna “Famiglie a Teatro” organizzato dalla compagnia La Botte e il Cilindro che anche quest’anno ha presentato nel corso della stagione invernale un ricco cartellone di spettacoli riscuotendo come di consueto un grande successo di pubblico.
La compagnia sassarese chiude la stagione di teatro ragazzi con una nuova produzione “Storie del bosco” di Consuelo Pittalis per la regia di Pier Paolo Conconi. Sul palco: Stefano Chessa, Luisella Conti, Nadia Imperio, Consuelo Pittalis sono protagonisti di un viaggio divertente ma anche affascinante e poetico, dedicato ai più piccoli, (età 3-11 anni) alla scoperta del bosco e dei suoi abitanti. Tante piccole storie si dipanano attraverso il susseguirsi di notte e giorno e del passare delle stagioni. Storie raccontate con leggerezza e con tutta la magia che da sempre La Botte e il Cilindro mette nei suoi lavori.
“La regia segue il testo originale -dice Conconi- creando delle continue sorprese all’interno della narrazione. Cambi di scena, di luci, ingressi di nuovi personaggi sono studiati per tener viva l’attenzione dei più piccoli ed incuriosire il pubblico degli adulti in uno spettacolo che si presta a diversi livelli di lettura”. Gli spettatori potranno così scoprire che i boschi si svegliano tutte le mattine come gli esseri umani e che quando i raggi del sole penetrano attraverso i rami, si possono scorgere tutte le piccole creature che ci abitano. facendo attenzione a scorgere i suoni della natura si potranno sentire Le risate dell’usignolo, il lavorio del ragno che costruisce la sua tela, seguire i piccoli sentieri di chiocciole lente e bagnarsi con qualche lacrima di rugiada. “L’idea iniziale era quella di scrivere un testo originale che non si ispirasse a nessuna fiaba esistente -dice Pittalis- non fosse didascalico ma piuttosto descrittivo di un percorso, fatto di vari momenti, di varie micro-storie. Il punto di partenza sono state le quattro stagioni che in questo lavoro sono dei veri e propri personaggi che si avvicendano all’interno dello spettacolo con il loro bagaglio di colori, di suoni, di spunti narrativi”. Il personaggio chiave della vicenda è un riccio che attraversando il bosco e le stagioni vive dei cambiamenti, delle esperienze, narrate attraverso i testi ma anche attraverso il linguaggio corporeo, l’apporto di musiche ed effetti sonori. “Lo spettacolo è una miscela di vari elementi -conclude Pittalis- testi, costumi, musiche, scene e regia sono parti indivisibili di un racconto unico”. Fonica e scenotecnica Michele Grandi, disegno Luci Paolo Palitta, costumi, maschere e pupazzi Luisella Conti, Nadia Imperio. La compagnia sassarese la Botte e il Cilindro è riconosciuta come teatro stabile d’innovazione dal Ministero delle Attività Culturali, che sostiene le attività del Ferroviario assieme alla Regione Sardegna, al Comune di Sassari, alla Fondazione Banco di Sardegna e alla Provincia di Sassari.